La processionaria compare in primavera e può causare seri problemi dovuti alle sue setole urticanti che possono produrre gravi dermatiti, prurito, risposte allergiche, danni agli occhi e alle vie respiratorie. I bruchi di questa farfalla notturna, escono dai loro “nidi” sericei bianchi, più grandi di una pigna. Che sono ben visibili sui rami alti dei pini e scendono in fila indiana lungo il tronco, raggiungendo il terreno in cerca di un luogo adatto per la metamorfosi in farfalla. La lotta contro la processionaria del pino si effettua prima di tutto con il vecchio metodo dell’asportazione dei nidi sericei durante l’inverno, o con la loro perforazione e irrorazione interna con insetticidi, mediante speciali canne a spruzzo, mentre in primavera con una disinfestazion e preventiva dell’albero con un prodotto biologico, (prima che fuoriescano dai nidi), o, nel caso le processionarie siano già fuoriuscite dai nidi, una disinfestazione di tutto il terreno, del perimetro e del verde circostante, prima che completino la metamorfosi, sfarfallino, si accoppino, e depositino le uova. L’intervento dovrà essere ripetuto non appena il problema si ripresenta. Il prodotto utilizzato per la disinfestazione preventiva, Bacillus thuringiensis, è un batterio sporulante, gram positivo, appartenente alla famiglia delle Bacillacee. L’azione tossica nei confronti della larva è dovuta alle tossine emesse dalle spore del bacillo, che attaccano il mesointestino e il sistema nervoso, provocando la paralisi dei mezzi boccali e costringendo l’insetto a interrompere la nutrizione. La diversa sensibilità delle varie specie è correlata con il pH presente nell’apparato digerente. Il prodotto utilizzato per la disinfestazione nel caso le processionarie siano già fuori dai nidi è quanto di meglio offre il mercato mondiale quanto ad affidabilità e sicurezza, a largo spettro d’azione, ha un ottimo potere abbattente ed allo stesso tempo un elevato potere residuale, esplica cioè la sua azione nel tempo.